Una domanda a cui frequentemente mi trovo a dover rispondere, sia nella fase iniziale di una prima seduta di psicoterapia, sia in occasione di convegni e seminari sul tema dell’ansia e del panico, è quasi sempre la seguente:
“… soffro di attacchi di panico ormai da molto tempo e vorrei iniziare a vivere più liberamente e in modo sereno la mia quotidianità, perché sento di aver trascorso troppi anni della mia esistenza a fuggire dalle paure, per evitare di star male o di sentirmi incapace di non riuscire a farcela: oggi vorrei cambiare le cose, come posso risolvere il problema del panico in modo definitivo, ma soprattutto in tempi brevi?”.
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Un ottimo punto di partenza verso la risoluzione del problema del panico in tempi brevi e in modo davvero definitivo è proprio la consapevolezza che, tutta la vita trascorsa ad evitare di star male ad ogni occasione utile, per paura di perdere il controllo, di morire o più semplicemente di non farcela, non è altro che una parte importante della nostra esistenza che abbiamo irrimediabilmente perso e di fatto mai vissuto realmente. Infatti l’attenzione quasi ossessiva e l'impegno speso per non trovarsi in situazioni che potrebbero rivelarsi fonti di intensa ansia, ci convincono da un lato che sia assolutamente meglio evitare, perché è più comodo e perché altrimenti l’angoscia che la situazione ci costringerebbe a vivere sarebbe “troppo pericolosa” per la nostra incolumità (con conseguente, ed inevitabile, senso di impotenza); dall’altro a vivere, comunque, quella situazione minacciosa nella nostra mente, in attesa di riuscire ad allontanarla o addirittura cancellarla (investendo del tempo in fantasie compensatorie che ci allontanano dalla vita reale e dai suoi stimoli piacevoli).
Ma come si fa ad imporsi da soli di non pensare a qualcosa che ci minaccia e ci fa paura?
Per dimostrare ciò, provate a fare quanto viene chiesto qui di seguito:
“Per i prossimi 10 secondi non pensare assolutamente ad un ragno nero con le zampette pelose”.
E’ facile intuire che nessuno di quelli che abbia letto le indicazioni con attenzione sia riuscito a non pensare proprio a quel ragno nero o alle sue zampette, per quanto l’indicazione chiedeva chiaramente di non farlo! Il problema, in buona parte, sta proprio nell’attenzione ed in particolare nella percezione. (vedi la sessione “Cosa sono gli attacchi di panico?”)
Più questo continuo rimandare, e non affrontare, la situazione è costante più il problema del panico si cronicizza. Per cui quelle che inizialmente erano “solo” stupore e spavento di fronte ai sintomi inaspettati in una circostanza considerata inizialmente “non-pericolosa” (il supermercato, il cinema, la metropolitana, l’aula degli esami, l'automobile o addirittura la propria abitazione) diventano via via drammatiche certezze di essere malati di qualcosa, o di fisico o di mentale. Questo rende improbabile ogni buon proposito di riuscire a “guarire” in totale autonomia.
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Nella nostra cultura è radicato il convincimento che ogni problema “insolito”, o poco conosciuto, necessiti di un “azzeccagarbugli” risolutore perché da soli non siamo capaci. Per cui possiamo scegliere di affrontare il problema chiedendo aiuto o, in alternativa e se possibile, evitarlo. Nel caso specifico del panico, non potendo scegliere sempre di evitarlo, l’impedimento più grande purtroppo è insito nella natura stessa del disturbo, ovvero nella paura di un giudizio negativo derivante dall’essere affetti da un problema mentale. Lo dimostra il fatto stesso che, in molti casi, la sintomatologia fisica (la tachicardia ad esempio) |
è più facilmente affrontabile e gestibile grazie alla possibilità di fugare i dubbi sottoponendosi ad una visita medica specialistica di controllo, che nel caso degli attacchi di panico produce un parere medico rincuorante riguardo le condizioni fisiche.
Ben diverso invece il contatto con uno “specialista della mente”, come uno psicoterapeuta. L’ammissione di essere un po’ “strani” o forse anche un po’ “pazzi” tanto da dover ricorrere ad uno psicologo è già di per sé spaventosa tanto quanto la paura instillata dal panico.
Nei casi più semplici il primo contatto con lo psicoterapeuta avviene proprio in coincidenza di quella “consapevolezza” di cui parlavamo inizialmente: “…è giunto il momento di provare a stare meglio!”. In altri casi purtroppo, è la consapevolezza di poter peggiorare irrimediabilmente la propria vita a costringere la persona a chiedere aiuto ad un esperto.
In tutti questi casi, i tempi brevi di un trattamento terapeutico efficace dipendono molto dal tipo di terapia impiegata e da come questa riesca a guidare la persona ad un livello di consapevolezza più maturo circa le situazioni “minacciose” della sua vita e le reali possibilità che ha di affrontarle utilizzando da una prospettiva differente, evidentemente più efficace. Diceva Voltaire: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi con cui guardarle.”
Possiamo quindi immaginare che la persona che soffre di attacchi di panico indossi delle lenti deformanti che la portano a vedere le cose in maniera esageratamente pericolosa rispetto alla normalità. Ma proprio perché si tratta di indossare lenti deformanti davanti, è possibile liberarsene in breve tempo anche se li si ha davanti agli occhi da molti anni.
L’approccio della psicologia strategica permette proprio questo. Attraverso delle indicazioni ben precise aiuta chi soffre di panico a togliere le lenti deformanti e fare un’esperienza nuova nel vedere la vita e la realtà in maniera del tutto diversa. Grazie a questa nuova esperienza emotiva correttiva la mente e l’intero organismo arrivano a cambiare la percezione distorta della realtà, riducendo, fino a completa estinzione, la sensazione di trovarsi in un mondo fatto di troppe situazioni pericolose e inaffrontabili.
Il tempo da cui si soffre di attacchi di panico, quindi, non riduce la possibilità di uscirne con successo. L’ansia, il panico, le fobie, sono problemi che è possibile risolvere percorrendo la strada giusta. Prima però occorre imboccarla e lasciarsi guidare.
Ivano Cincinnato
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Trattamenti efficaci per gli attacchi di panico.
I tempi giusti per un trattamento efficace contro gli attacchi di panico.
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Genetica: esiste una componente ereditaria degli attacchi di panico?
Consulenza gratuita per liberarsi dai sintomi degli attacchi di panico.
Dott. Ivano Cincinnato
Psicologo Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Breve ad Approccio Strategico. |
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Specialista in Psicologia Clinica e in Psicodiagnostica |
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Esperto in Disturdi d'Ansia e Panico e in Disturbi dell'Umore. |
Centro di Clinica e Formazione Strategica - Via Carlo Mirabello, 18 - 00195 Roma ( zona Prati ) Tel.: 06 92 92 74 30 E-mail: info@curaregliattacchidipanico.it
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