Il termine panico deriva dal mitico dio Pan, figlio di Dioniso, divinità benefica e positiva delle tradizioni pagane, un dio perennemente allegro, venerato ma anche temuto. Legato in modo viscerale alla natura ed ai piaceri della carne, Pan è l'unico dio con un mito sulla sua morte. E’ l'archetipo del signore della natura e degli istinti, dell'energia vitale che anima il mondo. Il suo improvviso manifestarsi provoca terrore nelle ninfe che fuggono di fronte a lui. Più esse fuggono e più Pan si sente spinto a inseguirle. Da questa situazione nasce il panico delle ninfe, rappresentato nel cortocircuito psichico tra il loro fuggire e l'eccitazione di Pan (più mi spavento più sto male, più sto male più mi spavento, caratteristico degli attacchi di panico).
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Il mito narra che quando Pan incontra la ninfa Eco, essa gli riflette la sua stessa immagine come in uno specchio, ed egli è così in grado di vedere se stesso, e da questa presa di coscienza si genera in lui una profonda trasformazione: detta l'albedo di Pan. Quest'esperienza di autocoscieza trasforma Pan, egli diventa bianco e si ritira in meditazione in una grotta in uno stato di beatitudine e pace simile a quello di un mistico Yogi. La notizia fu diffusa da Tamo, un navigatore, e portò angoscia e disperazione nel mondo.
Proprio questo intendeva C. G. Jung, quando affermava che gli dèi che abbiamo rimosso dalla nostra consapevolezza nell'inconscio, sono diventati sintomi. La forza vitale e gli istinti repressi se non li ascoltiamo e riconosciamo, diventano causa dei nostri più grandi conflitti interiori, imponendoci un eccessivo controllo sulle nostre emozioni. Quando l’energia dentro di noi erompe inaspettatamente proviamo il timore che ci possieda e non riusciamo ad abbandonarci; ci terrorizza, ma se ci arrendiamo a essa e alle sensazioni, la tensione accumulata presto si scarica e si ristabilisce l'equilibrio.
Questo particolare tipo di paura (nota in letteratura scientifica con il nome inglese di anxiety sensitivity) porta l'individuo a interpretare come gravemente minacciosi per la propria integrità fisica o mentale i segnali di attivazione neurovegetativa (anche quelli del tutto fisiologici) e dunque a reagire ad essi in modo ansioso. L’ansia che ne deriva spaventa a sua volta la persona, avviando un vero e proprio circolo vizioso che può condurla in breve tempo ad un attacco. La paura della paura, insieme agli effetti indesiderati dei comportamenti protettivi, è perciò in buona misura responsabile della comparsa di nuovi attacchi di panico e, in definitiva, dello sviluppo e del mantenimento del disturbo.
Fortunatamente, negli ultimi anni è ormai di dominio pubblico la consapevolezza che il Disturbo da Attacchi di Panico, se adeguatamente trattato, attraverso una psicoterapia specifica ad esempio, porta ad una remissione dei sintomi in un’altissima percentuale di casi (circa il 90%).
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Consulenza gratuita per liberarsi dai sintomi degli attacchi di panico.
Dott. Ivano Cincinnato
Psicologo Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Breve ad Approccio Strategico. |
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Specialista in Psicologia Clinica e in Psicodiagnostica |
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Esperto in Disturdi d'Ansia e Panico e in Disturbi dell'Umore. |
Centro di Clinica e Formazione Strategica - Via Carlo Mirabello, 18 - 00195 Roma ( zona Prati ) Tel.: 06 92 92 74 30 E-mail: info@curaregliattacchidipanico.it
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